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Autostima Trieste

L’essere umano è un animale sociale, ha bisogno del branco per la sopravvivenza, è quasi impossibile per noi vivere da soli. Per questo è importante essere apprezzati dal gruppo di appartenenza perché più piacciamo più la nostra vita è facile, una persona che sa usare bene le sue abilità sociali avrà più aiuti di una persona scontrosa che invece allontana il prossimo.

L’autostima si rafforza tutte le volte che abbiamo la percezione di fare qualcosa bene, tutte le volte che ci diciamo “Bravo!”. Nota bene! Tutte le volte che TI dici bravo, non tutte le volte che te lo dicono gli altri.

Per migliorare la nostra autostima il punto è migliorarsi, non essere i migliori, ci sarà sempre qualcuno meglio di noi (cui ispirarci) e qualcuno peggio (con cui consolarci).

L’autostima è un termine che è entrato sempre più nella nostra quotidianità, ci sono molti libri, articoli, film che parlano di autostima, spesso però in maniera inappropriata o molto superficiale. Mi riferisco a quegli autori che dicono “chiudi gli occhi e guarda quanto sei bella e intelligente”! Ma se io non sono così bella e intelligente, devo avere un’allucinazione?! Perché bisogna per forza essere belli e intelligenti?! Se fossi solamente carina, normale, non è il caso che punti tanto sulla bellezza. Intelligente? Se non fossi nemmeno così intelligente ma nella media… Quindi devo avere una bassa autostima!? No, perché in realtà autostima significa “Stima di sé, valutazione positiva delle proprie capacità”, non essere bravi, belli o avere successo, è valutare positivamente le nostre capacità e tutti, ma proprio tutti, qualche capacità ce l’hanno. Magari sono simpatica, altruista, creativa, … non sono mica doti da poco!!! Autostima è avere uno sguardo amorevole nei nostri confronti e, anche se non siamo Einstein, pensare che ci si possa comunque fare a raggiungere i nostri obiettivi e che siamo stati in ogni caso bravi a raggiungere i risultati che abbiamo ottenuto finora. Autostima è “fare il tifo per noi”.

L’autostima può essere vista come un fiore fatto di molti petali e i petali sono fati da: l’importanza di riconoscere e rivalutare la nostra storia, identificare le nostre emozioni, individuare i nostri sogni e desideri, distinguere i nostri oggetti d’amore e discernere i nostri valori. Ma guardiamo questi petali uno a uno:

  1. LA NOSTRA STORIA

    Ognuno di noi ha una storia, siamo nati e cresciuti in una determinata città, in una specifica famiglia, abbiamo o no fratelli o sorelle. Cioè fin dalla nostra nascita abbiamo ricevuto degli input che hanno fatto in modo di aumentare o di diminuire la nostra autostima. Secondo i periodi di vita la nostra autostima è influenzata da fattori diversi: entro i tre anni i genitori sono i personaggi principali che con le loro lodi o disapprovazioni costruiscono il nostro ideale del sé, poi il bambino entra in contatto con la società, poi con la scuola, il lavoro, le relazioni, i fallimenti e i successi, … cioè la nostra autostima è sempre in costruzione o distruzione. Anche se noi si credesse molto in noi stessi, un evento traumatico come la perdita del lavoro o la separazione dal partner ci potrebbe far vacillare.

  2. IDENTIFICARE LE NOSTRE EMOZIONI

    Le nostre emozioni ci guidano nell’affrontare situazioni e compiti troppo difficili e importanti perché possano essere gestiti dal solo intelletto: si pensi ai momenti di grande pericolo, alle perdite dolorose, alla capacità di perseverare nei propri obiettivi nonostante le frustrazioni, allo stabilirsi del legame di coppia e alla costruzione del nucleo familiare. Ogni emozione ci predispone all’azione in modo caratteristico; ognuna di esse ci orienta in una direzione già rivelatasi proficua per superare le sfide ricorrenti della vita umana (situazioni esterne che si ripetono infinite volte nella nostra storia evolutiva). La radice stessa della parola emozione è il verbo latino MOVEO, “muovere”, con l’aggiunta del prefisso “e-“ (“movimento da”), per indicare che in ogni emozione è implicita una tendenza ad agire.

    Chi è maggiormente consapevole delle proprie emozioni e le sa esprimere e gestire sarà favorito nel raggiungimento degli obiettivi e nella creazione di legami profondi e soddisfacenti.

  3. INDIVIDUARE I NOSTRI SOGNI E DESIDERI

    I sogni e i desideri possono essere visti come la nostra benzina, più sogni e più desideri abbiamo più benzina possediamo, cioè più forza abbiamo per dirigerci verso la loro realizzazione. Non avere desideri non è possibile, il nostro organismo crea continuamente bisogni e desideri, basta ascoltarci. Prima vengono i bisogni primari (quelli del corpo, che se non sono soddisfatti ci portano sofferenza o malattia), poi i bisogni superiori come la sicurezza, dopo il bisogno di amore (amici, comunicazione in famiglia, accettazione), in seguito quello di stima (buona reputazione, rispetto, soddisfazione) e infine quello di autorealizzazione (aiutare gli altri a realizzarsi, crescita personale). Secondo Maslow se non abbiamo appagato i bisogni primari non possiamo appagare neanche i bisogni secondari e così via fino ad arrivare all’autorealizzazione.

    Ogni bisogno che appaghiamo ci rende un po’ più forti, cioè aumenta la nostra autostima. Di conseguenza è importante aver ben chiaro nella nostra mente quali sono i nostri bisogni e quali sono i nostri desideri e gioire e prendercene il merito quando li abbiamo realizzati.

  4. AVERE DEGLI OGGETTI D’AMORE

    Le persone felici sono quelle che amano, non per forza una o più persone, ma anche un’attività, uno sport, l’arte, … Per amare dobbiamo conoscere ciò che si ama, esserne curiosi, voler approfondire, … Un vero oggetto d’amore non è un hobby passeggero ma una cosa stabile. Chi cerca la novità non sta amando ma cerca emozioni forti. La stabilità permette di approfondire quello che si fa, come un’artista che ama dipingere, può cambiare stile ma non smetterà mai di creare. La cosa più importante però è che dobbiamo essere indipendenti dai nostri oggetti d’amore, chi non può vivere senza una persona o una cosa non sta amando davvero. Certo, se si perde qualcosa o qualcuno che amiamo si starà malissimo, ma chi sa amare saprà trarre il meglio dalla relazione o dall’esperienza avuta e saprà investire il suo amore in altri oggetti d’amore.

    Gli oggetti d’amore sono quelle attività che ci stancano di meno e ci incuriosiscono di più.

  5. VALORI

    Infine, è importante avere ben chiaro quali sono i nostri valori fondamentali. Provate a rispondere a queste domande: Cos’è importante per me? Perché sono qui? Perché sono d’accordo su… e non sono d’accordo su…? Già da queste domande potete avere un’idea di quali siano i vostri valori.

    I nostri valori sono la nostra bussola interna purtroppo però spesso non siamo consapevoli di quali siano e quindi ci muoviamo nel mondo senza una direzione precisa. Quando seguiamo i nostri valori siamo più soddisfatti, la nostra vita ci sembra che abbia senso e migliore, mentre se non li seguiamo ci sentiamo frustrati e insoddisfatti.

    Per capire quali sono i tuoi valori chiediti: “Quali sono le cose veramente importanti per me?” Non rispondere cose astratte come la libertà o la cultura ma vai sul pratico come raggiungere una determinata posizione lavorativa o sentire che la mia famiglia mi ama o riuscire in quello che sto facendo (scrivere un buon romanzo, imparare a disegnare o a suonare, qualunque cosa). La seconda domanda che ti devi porre è “Cosa proveresti se raggiungeresti quello che vuoi?” soddisfazione, tranquillità, successo, amore,... Questi sono i tuoi valori.

E adesso che sai di cos’è composto il tuo fiore chiamato autostima non ti dimenticare di annaffiare ogni petalo!


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