Psicologo per bambini

IL RUOLO DELLO PSICOLOGO INFANTILE, DOPO UNA SEPARAZIONE

La separazione è ormai un evento comune nella nostra società, molte coppie si separano e ci sono tantissimi bambini e adolescenti sani e in gamba cresciuti in famiglie di divorziati.

Nessuna famiglia in realtà è una garanzia assoluta per lo sviluppo sano dei figli. Non è detto, infatti, che i bambini e gli adolescenti che vivono in una famiglia tradizionale siano più felici rispetto ai figli di genitori separati.

L’unica caratteristica veramente importante per ogni bambino e adolescente è quella di sentirsi amato, rispettato e sostenuto. Quando questo viene a mancare, anche in una famiglia tradizionale, i figli vivranno ugualmente delle sofferenze.

La separazione dei genitori è comunque sempre un trauma per i bambini e per gli adolescenti e lo è ancor di più se i contrasti tra i genitori sono forti o addirittura violenti.

I bambini o gli adolescenti vivono il lutto per la perdita del nucleo familiare originario e per questo cambiamento sono costretti a cambiare abitudini, a volte casa e, può succedere, che perdano il riferimento di un genitore.

Le cause di una separazione possono essere molteplici come le modalità da parte dei coniugi di affrontarla, questo rende ogni separazione una storia a sé stante e più o meno dolorosa per il bambino. Non tutti i bambini o adolescenti manifestano forti disagi per la separazione dei genitori, come in ogni situazione problematica della vita, molti fattori possono aiutare a superarla o rendere la situazione ancora più ardua.

Possiamo riassumere 3 fattori principali che possono aiutare:

1. Un buon attaccamento del bambino o dell’adolescente . Più il bambino è stato amato, sostenuto e contenuto, più avrà una forza interna che lo aiuterà a sostenere la situazione. Si sentirà sicuro dell’amore dei genitori (nonostante la decisione di lasciarsi), avrà delle fonti di soddisfazioni esterne alla famiglia (scuola, sport, amicizie, parenti) e avrà la capacità di parlare del suo malessere e delle sue paure.
2. La resilienza del bambino o dell’adolescente. Solitamente, in seguito ad un buon attaccamento (l’attaccamento è determinato dalla vicinanza con la mamma nei primi anni di vita, questo rende il bambino capace di instaurare dei buoni legami con gli altri) i bambini e gli adolescenti sviluppano resilienza cioè la capacità di sostenere le difficoltà della vita. I bambini resilienti sono i bambini che hanno fatto delle esperienze positive nella vita e che, grazie a queste esperienze, si sentono forti e sanno di avere delle abilità e capacità che li possono aiutare nelle varie situazioni di vita.
3. L’ambiente sociale. Il bambino o l’adolescente hanno i genitori e/o altri adulti di riferimento su cui può contare, che gli spiegano ciò che sta succedendo attorno a lui e lo aiutano a dare un nome alle emozioni, anche contrastanti, che prova.

È importante rivolgersi ad uno psicologo quando abbiamo difficoltà a parlare sinceramente al bambino della situazione di trasformazione che sta vivendo la famiglia. Le difficoltà di comunicazione possono essere dovute al troppo dolore che si sta vivendo o alla troppa rabbia che abbiamo nei confronti del coniuge o alla paura che il bambino soffra troppo per la situazione o alla difficoltà generica che abbiamo di parlare delle nostre emozioni e dei sentimenti.

Altri motivi per rivolgersi ad uno specialista sono i disturbi che manifesta il bambino in seguito alla separazione:

• Regressioni. Il bambino può riiniziare a farsi la pipì addosso, richiedere più cure di un tempo, l’adolescente ad andare male a scuola, …
• Aumento dell’aggressività. Il bambino o l’adolescente possono avere comportamenti violenti verso oggetti o persone o essere aggressivo verbalmente anche con persone esterne alla famiglia;
• Diminuzione del rendimento scolastico. Il bambino o l’adolescente può fare fatica a mantenere la concentrazione e di conseguenza a studiare;
• Rifiuto di un genitore. Il bambino mostra la sua rabbia nei confronti di un genitore, spesso perché alleato con l’altro, e si rifiuta di mantenere la relazione.
• Comparsa di comportamenti disadattivi che prima non faceva e che ora sono in qualche modo inadeguati o controproducenti.

Lo psicologo sosterrà il bambino nella presa di contatto con i suoi sentimenti e lo aiuterà a dare un nome a ciò che gli sta succedendo internamente, questo la favorirà nel processo di canalizzazione delle emozioni in comportamenti adeguati e in parole che possano essere comunicate alle persone di riferimento in modo che in famiglia si possa ristabilire un dialogo e che il bambino si possa sentire compreso.

Grazie all’estraneità dello psicologo alla famiglia il bambino si potrà sentire più libero di parlare dei suoi problemi senza aver paura di offendere il papà o la mamma e lo psicologo lo rassicurerà sui suoi sentimenti aggressivi o ambivalenti.

Importantissimo sarà ripetere al bambino che non è colpa sua né della separazione dei genitori, né delle loro liti, né dell’eventuale tristezza dei genitori. I bambini hanno un atteggiamento egocentrico che li porta a prendersi la responsabilità di ciò che succede ai genitori anche quando loro ne sono completamente estranei.

La prima seduta e altre una tantum saranno fatte sia con il bambino che con i genitori, questo ci permetterà sia di vedere le dinamiche presenti in famiglia, sia di lavorare in completa trasparenza i bambini sapranno di cosa sono preoccupati i genitori e noi psicologi aiuteremo i bambini a parlare dei propri vissuti ed a formulare i propri bisogni.

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